Il ministero dell'esorcismo
La Chiesa continua la missione che gli apostoli hanno ricevuto da Gesù: proclama il Vangelo a ogni creatura perché tutti abbiamo la possibilità di essere salvati.
La missione degli apostoli e della Chiesa ha gli stessi tratti di potenza e di debolezza che hanno caratterizzato la missione di Gesù: “Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno” (Mc 16,15-18).
Nel compimento della missione la Chiesa continua a pregare come Gesù ha insegnato: liberaci dal male.
La liberazione dal male e dal maligno è opera della potenza di Dio che in Cristo Gesù, morto e risorto ha sconfitto la morte e colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo e satana. La Chiesa in molti modi continua la lotta contro il male che travaglia la storia di ogni persona e di ogni tempo, accogliendo il grido di aiuto che sale da molte vite tormentate, come nell’episodio del Vangelo di Marco in cui un padre, disperato per dell’opera del male che rovina suo figlio, invoca: «Spesso [lo spirito immondo] lo ha buttato nel fuoco e nell’acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa abbi pietà di noi e aiutaci» (Mc 9,22).
Nella Chiesa il ministero dell’esorcista è per accogliere con fede l’invocazione di aiuto che viene da vite tormentate dal male, con una missione specifica per quelle manifestazioni del maligno che si possono esprimere anche nella possessione demoniaca.
Presso il Santuario dell’Addolorata viene esercitato ed offerto il ministero dell’esorcismo e della preghiera di liberazione.
Richieste di appuntamento
Tramite il form sottostante è possibile accedere al modulo per informazioni e prenotazioni di:
- incontri di discernimento e ascolto per una valutazione affidata alla relativa equipe
- incontri di preghiera o esorcismo (ammessi solo dopo aver preso parte all’incontro con l’equipe di cui sopra)

Indicazioni pastorali circa gli esorcismi e le preghiere di guarigione e di liberazione a cura della CESi
A. La forza salvifica di Gesù esprime la massima potenza nei sacramenti; da essi derivano i sacramentali, «segni sacri per mezzo dei quali … sono significati e, per impetrazione della Chiesa, vengono ottenuti effetti soprattutto spirituali … I sacramentali non conferiscono la grazia dello Spirito Santo alla maniera dei sacramenti; però mediante la preghiera della Chiesa preparano a ricevere la grazia e dispongono a cooperare con essa»[1]. Tra i sacramentali si annovera l’esorcismo, «quando la Chiesa domanda pubblicamente e con autorità, in nome di Gesù Cristo, che una persona o un oggetto sia protetto contro l’influenza del maligno e sottratto al suo dominio»[2].
L’influsso del demonio è bloccato coltivando una sana vita spirituale, con l’assidua frequenza ai sacramenti, la preghiera fervorosa e incessante, l’ascolto docile della Parola di Dio. In alcuni casi particolari la Chiesa è chiamata a liberare gli oppressi mediante le preghiere di liberazione e anche la pratica dell’esorcismo. Bisogna attentamente discernere se si tratti di una reale presenza diabolica oppure di un disturbo fisico o di una malattia psichica. In questi ultimi casi la preghiera di esorcismo è da evitare perché arrecherebbe ulteriori danni alla salute dei fedeli. A tal fine è sempre bene ricercare la collaborazione di medici e specialisti capaci di affiancare il sacerdote in un sano ed equilibrato discernimento. «Molto diverso è il caso di malattie, soprattutto psichiche, la cui cura rientra nel campo della scienza medica. È importante, quindi, accertarsi, prima di celebrare l’esorcismo, che si tratti di una presenza del maligno e non di una malattia» (CCC 1673).
B. Un’analisi di quel che avviene nelle Diocesi di Sicilia evidenzia una situazione che sinteticamente può essere così descritta:
- È in continuo aumento il numero di fedeli che si recano da sacerdoti, e a volte anche da laici, per chiedere di essere liberati da presunte possessioni e/o infestazioni diaboliche causate, a loro dire, da malefici e fatture.
- A questa crescente richiesta tentano di rispondere dei sacerdoti, animati da slancio pastorale nel recare conforto e aiuto alle persone bisognose. Essi le accolgono, ascoltano e benedicono. Alcuni sacerdoti, tuttavia, non agiscono in maniera uniforme e coordinata, intervenendo in vari modi con la celebrazione di Sante Messe, recitando preghiere di liberazione e di guarigione e, in qualche caso, praticando preghiere di esorcismo.
- Talvolta le preghiere di liberazione sono recitate nelle chiese davanti all’Eucarestia solennemente esposta, in adunanze pubbliche, con il rischio di alta spettacolarizzazione e con il pericolo di grave disorientamento dei presenti. Durante queste celebrazioni qualche sacerdote passa persino tra i fedeli benedicendoli uno per uno con il Santissimo Sacramento, verificandosi spesso urla, parolacce, bestemmie e cose del genere che turbano non poco i fedeli presenti e specialmente i bambini e i più deboli.
- Altre volte tali preghiere avvengono in case private guidate da laici, qualche volta anche assistiti da sacerdoti.
C. La Conferenza Episcopale Siciliana desidera apportare chiarezza ribadendo il tradizionale insegnamento della Chiesa, affinché si aiutino i fedeli con modi e mezzi approvati. Pertanto si dispone quanto segue:
- I laici e i religiosi senza ordini sacri in nessun modo e in nessun caso possono pronunciarsi su eventuali possessioni, vessazioni, ossessioni o infestazioni diaboliche, senza aver ricevuto esplicito permesso per iscritto da parte del Vescovo diocesano, cui spetta in modo esclusivo il discernimento sull’esistenza e l’autenticità di eventuali carismi[3].
- A nessuno, fosse pure esorcista nominato dal Vescovo diocesano con peculiare ed espressa licenza, è lecito in maniera assoluta dire a qualcuno di aver ricevuto un maleficio e soprattutto di indicare la persona che lo avrebbe fatto, perché ciò può scatenare nelle persone sentimenti di odio.
- Ogni fedele può elevare a Dio preghiere non liturgiche[4] per ottenere la guarigione. Quando tuttavia queste si svolgono in chiesa o in altro luogo sacro, è conveniente che esse siano guidate da un ministro ordinato[5]. Le preghiere di liberazione comunitarie dovranno essere fatte sotto la guida di un sacerdote, utilizzando a questo scopo l’Appendice I del Rito degli esorcismi, con esclusione delle formule esorcistiche ivi contenute[6].
- Mai è lecito ai laici e ai religiosi senza ordini sacri organizzare e guidare celebrazioni di preghiere di guarigione liturgiche contenute nel Benedizionale, neanche alla presenza di ministri ordinati.
- Si fa divieto ai presbiteri nell’intero territorio della Sicilia di organizzare celebrazioni comunitarie di preghiere di guarigione liturgiche senza l’esplicito permesso scritto da parte del rispettivo Vescovo diocesano[7].
- Nelle preghiere comunitarie di liberazione o di guarigione non si ammettano persone possedute per evitare fenomeni quali urla, parolacce, bestemmie e simili, che turberebbero non poco i fedeli presenti e specialmente i bambini e i più deboli. Esse dovranno essere eseguite dall’esorcista personalmente e alla presenza di poche persone debitamente preparate.
- Nello svolgimento tanto delle preghiere di guarigione quanto di quelle di liberazione non si pervenga, soprattutto da parte di chi le guida, a forme simili all’isterismo, all’artificiosità, alla teatralità o al sensazionalismo, ma si rimanga in una serena devozione[8].
- Essendoci una netta distinzione tra carismatico e sensitivo, in quanto il primo usufruisce di un dono dello Spirito Santo mentre il secondo di un potere medianico, cioè di un potere che viene dal maligno, chi fa preghiere di liberazione o di guarigione dovrà guardarsi bene dal ricorrere all’aiuto dei sensitivi.
- Le preghiere di liberazione e di guarigione dovranno svolgersi in modo che manifestino la fede della Chiesa e impediscano di essere interpretate come atto di magia o di superstizione.
- Coloro che guidano preghiere di liberazione e di guarigione si impegneranno a vivere la dimensione contemplativa e penitenziale della vita cristiana. Eviteranno inoltre di ricorrere a tecniche per ottenere la liberazione o la guarigione, ma punteranno direttamente sulla fede in Cristo Gesù, Colui che solo può liberare e guarire. Si asterranno infine dal porre le mani sulle parti del corpo della persona che chiede la preghiera e da tutto ciò che possa solo destare negli altri il sospetto sulla loro castità.
- Fatte salve le funzioni per gli infermi previste nei libri liturgici e le intenzioni di preghiera per la guarigione degli infermi, cioè nella preghiera dei fedeli, è assolutamente vietato introdurre preghiere di liberazione e di guarigione, liturgiche o non liturgiche, come pure l’esorcismo nella celebrazione dell’Eucaristia, dei Sacramenti e della Liturgia delle Ore[9].
- È vietato ai laici, come pure ai sacerdoti non muniti della debita licenza, pronunciare sia preghiere di esorcismo solenne sia qualsiasi altra preghiera che abbia il carattere imperativo allo spirito maligno.
- Ai sacerdoti non autorizzati dal Vescovo di eseguire esorcismi e ai laici non è lecito utilizzare la formula dell’esorcismo contro Satana e gli angeli ribelli, estratta da quella pubblicata per ordine del sommo Pontefice Leone XIII, e in particolare il testo integrale di questo esorcismo, dal momento che può essere utilizzata solamente da tutti coloro che a norma del diritto sono ministri dell’esorcismo solenne[10].
- Ogni Santa Messa in quanto tale è sempre fonte di santificazione; pertanto non c’è una specifica “messa di liberazione” o “di guarigione”. Si fa dunque espresso divieto a tutti i sacerdoti di celebrare Messe utilizzando tali denominazioni.
- È possibile che la Santa Messa sia applicata per la liberazione di una o più persone attaccate o possedute dal maligno. A questo scopo nel Messale Romano è prevista una Messa “per qualunque necessità” con tre formulari.
- È necessario che le preghiere di guarigione e di liberazione, come pure l’azione pastorale dell’esorcismo siano svincolate da ogni forma di legame con offerte in denaro, in modo che emerga con assoluta chiarezza la gratuità dei doni del Signore. Soprattutto in questi momenti di disagio e di sofferenza, nessun fedele deve avere ostacoli per accedere ai benefici della grazia, né tanto meno sentirsi in dovere di corrispondere un “compenso” per l’accoglienza ricevuta[11]. Sarebbe consigliabile rifiutare anche le offerte libere per mettere in atto le parole del Signore: «Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».
- È vietato passare tra i fedeli benedicendoli uno per uno con il Santissimo Sacramento per qualsiasi motivo.
- Non sono ammessi esorcismi solenni o preghiere di guarigione e di liberazione che abbiano come oggetto la liberazione dell’albero genealogico.
Palermo, 14 maggio 2024, Festa di S. Mattia Apostolo.
I Vescovi di Sicilia
[1] Catechismo della Chiesa Cattolica 1667, 1670.
[2] CCC 1673.
[3] Cfr. Lumen Gentium 12; CIC, can. 839 § 2.
[4] «Le preghiere di guarigione si qualificano come liturgiche, se sono inserite nei libri liturgici approvati dalla competente autorità della Chiesa; altrimenti sono non liturgiche» (Congregazione per la Dottrina della Fede, Istruzione circa le preghiere per ottenere da Dio la guarigione, 14 settembre 2000, art. 2).
[5] Cfr. Congregazione per la Dottrina della Fede, o.c., art. 1.
[6] Cfr. Conferenza Episcopale Italiana, Presentazione del Rito degli esorcismi in Italiano, art. 15.
[7] Cfr. Congregazione per la Dottrina della Fede, o.c., art. 4.
[8] Cfr. Congregazione per la Dottrina della Fede, o.c., art. 5, & 3, in EV, 19, n. 1288.
[9] Congregazione per la Dottrina della Fede, Istruzione circa le preghiere per ottenere da Dio la guarigione, 14 settembre 2000, n.7
[10] Congregazione per la Dottrina della Fede, Lettera agli Ordinari riguardante le norme sugli esorcismi (29 settembre 1985), in AAS 77 (1985), pagine 1169-1170.[11] Cfr. CIC, can. 848.
Orari incontri
Lunedì
- Discernimento / Ascolto dalle 15:30 alle 17:00
Giovedì
- Discernimento / Ascolto dalle 15:30 alle 17:00
- Preghiera / Esorcismi dalle 17:00 alle 19:00
Sabato
- Preghiera / Esorcismi dalle 09:00 alle 12:00
- Preghiera / Esorcismi dalle 15:30 alle 17:00
- Discernimento / Ascolto dalle 17:00 alle 19:30
Dove
Presso i locali del Santuario